✠ Roberto Amato Johannes ✠
✠ Le Nove Sorelle del Tempio ✠
Racconto iniziatico
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✠ Prologo
Si narra che nei giorni più oscuri della caduta del Tempio, quando le fiamme del rogo divoravano pergamene e uomini e la Croce Rossa veniva calpestata dai nuovi padroni d’Europa, ci fu un ultimo consiglio segreto.
Radunati nella penombra di una cappella sotterranea, i Cavalieri fedeli giurarono che il vero Tesoro del Tempio — non l’oro né le reliquie, ma la Conoscenza e la Fede — non sarebbe caduto nelle mani di chi lo avrebbe profanato.
Fu allora che si decise ciò che i cronisti non osarono mai scrivere apertamente.
Non sarebbero stati gli uomini a custodire il tesoro, ma Nove Donne.
Nove Sorelle.
Nove lampade accese nella notte.
Nove custodi scelte non per forza bruta ma per sapienza, discrezione e tenacia.
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✠ Il Consiglio segreto
Secondo la tradizione orale, le Nove furono scelte tra le sorores Templi più sapienti e fedeli, educate nei monasteri templari dell’Occidente, ma istruite anche nelle lingue e nelle scienze dell’Oriente.
Si dice che fossero:
• Guaritrici e cartografe.
• Scrittrici di codici cifrati.
• Mistagoge e sapienti della Legge Divina.
• Donne che avevano preso i voti della Castità, della Povertà, dell’Obbedienza — ma anche della Verità.
I loro nomi autentici sono scomparsi dalle cronache.
Ma la tradizione li sostituì con nomi simbolici:
Sapientia, Caritas, Fortitudo, Prudentia, Justitia, Fides, Spes, Humilitas e Amor.
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✠ Il Giuramento
Alla vigilia delle persecuzioni, in una cripta sotto la Commanderia di Montsaunès — dicono alcuni — o nella caverna di San Michele sul Gargano — giurano altri — le Nove si inginocchiarono davanti al Gran Precettore fuggiasco.
E lui parlò così:
«Figlie del Tempio, non vi chiedo di combattere con la spada, ma con la Fede.
Non vi affido forzieri d’oro, ma parole di fuoco.
Non vi comando, ma vi supplico: portate lontano ciò che ci definisce.
Che il nostro Tesoro non muoia con noi.»
Le Nove posarono le mani su un codice scritto in latino, greco e copto. Dentro, misteri del Tempio, parole del Cristo, insegnamenti di Maddalena, mappe di vie segrete.
E dissero:
«Accettiamo. Lo custodiremo. Lo tramanderemo. Se una di noi cade, le altre continueranno.»
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✠ Il Viaggio
Quando l’alba rischiarò le torri assediate, le Nove si erano già disperse.
Vestite come contadine, guaritrici, monache pellegrine.
Alcune presero la via del mare, verso Cipro e Creta.
Altre si diressero verso i Pirenei, verso le abbazie cistercensi che ancora accoglievano gli amici del Tempio.
Altre ancora seguirono vie carovaniere per l’Italia, attraversando la Marca e la Toscana.
Si dice che ovunque lasciassero segni cifrati:
• Croci graffite negli stipiti di cappelle abbandonate.
• Frasi in latino maccheronico sui margini dei salteri.
• Piccole Madonne nere scolpite con simboli che solo gli iniziati avrebbero riconosciuto.
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✠ La Scorta del Tesoro
Ma che cosa portavano davvero?
Le leggende divergono.
Alcuni dicono che fosse un manoscritto unico:
la Regola Segreta del Tempio, che conteneva le parole di Cristo e di Maddalena, la Sapienza Sofia, il Vangelo della Via Interiore.
Altri parlano di reliquie:
• Un frammento del Lignum Crucis.
• Una ciocca di capelli di Maria di Magdala.
• Vasi di terracotta dell’Ultima Cena.
Altri ancora dicono che fosse solo Conoscenza, imparata a memoria, pronta a essere scritta di nuovo ovunque ci fosse libertà.
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✠ Il tesoro più prezioso per l’Ordine del Tempio di Gerusalemme erano le Reliquie.
Nel passaggio tra Oriente e Occidente, al di là del Mare e al di qua del Mare, si dice che viaggiasse una piccola scorta di 9 Sorelle, scelte non solo per devozione ma per la loro abilità con le armi del tempo: spade leggere, pugnali, archi e balestrine, conoscenza di veleni e medicamenti.
Viaggiavano in silenzio, vestite come umili pellegrine o mercantesse, proteggendo reliquie e manoscritti senza dare nell’occhio.
La storia afferma che partivano sempre in 9, ma non sempre ritornavano in 9.
Molte cadevano, altre si sacrificavano, altre sparivano nel nulla.
Ma una cosa era certa: ripartivano sempre in 9 Sorelle Guerriere, perché il loro voto imponeva che nessuna linea di trasmissione si spezzasse.
Se una cadeva, un’altra veniva istruita a prendere il suo posto.
E così, di generazione in generazione, il segreto del Tempio continuava a vivere.
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✠ Le tracce
La leggenda delle Nove Sorelle dice che ognuna trovò rifugio in un luogo sacro:
• Una in un monastero sul Gargano.
• Una in un eremo della Maiella.
• Una in un priorato della Provenza.
• Una in un’isola dell’Egeo.
• Una presso i Cistercensi di Clairvaux.
• Una in un convento di Mantova.
• Una a Santiago di Compostela.
• Una in un’abbazia sul Danubio.
• L’ultima… nessuno sa.
Si narra che lasciarono frammenti del Tesoro ovunque, perché non potesse essere distrutto in un colpo solo.
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✠ La Fine e l’Inizio
Si persero le loro tracce.
I persecutori le cercarono, ma invano.
I loro nomi reali furono cancellati dai cartulari e dalle cronache ufficiali.
Eppure, di secolo in secolo, nei conventi femminili, nei priorati dimenticati, tra le consorelle devote, riaffioravano simboli e preghiere:
«Per la Gloria di Dio e la Salvezza dell’Uomo, custodiamo ciò che libera.»
Alcuni Ordini moderni si richiamano ancora a loro.
Le chiamano Le Nove Luci, Le Nove Guardiane, Le Sorelle di Magdala.
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✠ Conclusione
Così si tramanda la leggenda delle Nove Sorelle del Tempio:
non un esercito, ma un seme.
non un tesoro d’oro, ma una Verità.
non un Ordine morto, ma un Voto vivo.
Che si rinnova ogni volta che una donna pronuncia nel silenzio del cuore:
“Lo custodirò.”
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✠ Roberto Amato Johannes ✠
✠ SCMOTH 1804 OSMTJ ✠
Per la Tradizione del Tempio
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